Cari insegnanti,
Siate sinceri, non provate una leggera sensazione di “déjà vu” quando sentite parlare di intelligenza artificiale ed educazione? Non preoccupatevi, è assolutamente normale.
Del resto, il rapporto tra insegnanti ed evoluzione tecnologica sembra davvero una storia infinita.
A partire dagli anni ’80, abbiamo attraversato almeno quattro rivoluzioni digitali: l’introduzione dei personal computer, della rete Internet, dei social media e la diffusione del mobile computing.
Ognuna di queste innovazioni ci ha indotto a prospettare un nuovo ruolo per voi insegnanti e a chiedervi di aggiornare velocemente, e spesso senza un’adeguata riflessione, le vostre pratiche di insegnamento in base all’ultima tecnologia.
Oggi la “nuova” urgenza è connessa ai recenti progressi dell’intelligenza artificiale.
Non sapendo se si tratterà dell’ennesima promessa di cambiamento non realizzata o di una vera e propria rivoluzione, l’unica alternativa concreta è analizzare il presente monitorando con attenzione i fenomeni connessi a tale innovazione.
E il presente sembra già evidenziare delle differenze significative rispetto al passato. Questi nuovi sistemi basati su AI sembrerebbero in grado di fornire risposte a compiti ritenuti fino a poco tempo fa troppo complessi per una macchina, come ad esempio le capacità di comprensione e generazione del linguaggio naturale dimostrate dai modelli di linguaggio di grandi dimensioni.
Di conseguenza l’uso diffuso di tali strumenti sta già determinando cambiamenti significativi nel modo in cui accediamo alle informazioni e le rielaboriamo per creare nuova conoscenza.
Inoltre, sfruttando tali funzionalità come servizi di base seguendo una logica composizionale, si stanno affacciando sul mercato nuovi sistemi che offrono soluzioni a problemi sempre più complessi ad un ritmo mai visto in precedenza.
Se alle funzionalità complesse e alla velocità di innovazione aggiungiamo anche il livello di pervasività che tali tecnologie stanno assumendo, sembra realistico ipotizzare un impatto significativo sui sistemi educativi, probabilmente legato principalmente ad un cambiamento radicale nelle modalità di apprendimento dei nostri ragazzi.
È proprio in quest’epoca di rapidi cambiamenti e di incertezze, che il ruolo dell’insegnante emerge ancor di più come guida imprescindibile per gli studenti nell’interpretazione e nella decodifica di un mondo complesso.
Tali tecnologie possono teoricamente avere un impatto su quasi tutti gli aspetti dell’insegnamento: l’interazione insegnante-studente, la definizione delle strategie didattiche, la creazione dei contenuti, la valutazione degli studenti e, naturalmente, lo sviluppo professionale degli insegnanti.
È in questo contesto che nasce l’idea di questo libro aperto “Intelligenza artificiale per gli insegnanti”, come guida agli insegnanti nell’esplorazione di queste nuove frontiere. Un libro aperto che tenta di stare al passo con l’innovazione della tecnologia e quindi sempre aperto a nuovi contributi. Un libro che, attraverso un linguaggio non tecnico a tratti divertente e ricco di esempi, vuole guidarvi nella comprensione dei meccanismi di base che determinano il funzionamento di tali sistemi e nell’acquisizione di quella consapevolezza necessaria per non subire passivamente il cambiamento ma per avere l’ambizione di guidarlo.
Vorremmo incoraggiarvi a non farvi vincere dal timore, ma al contrario considerare l’IA come un possibile supporto in alcuni dei vostri compiti, sempre con un atteggiamento prudente ma disponibile alla novità, guidati dalla speranza che queste innovazioni vi possano offrire l’opportunità di dedicare sempre più spazio e tempo al compito centrale del vostro essere insegnanti, ovvero prendersi cura degli studenti e della loro crescita sociale e affettiva.
Vi auguriamo una buona lettura,
Manuel Gentile